l'Italia porta il fotovoltaico in Uganda: nasce un nuovo grande progetto

ago 05, 2015 Categoria: Fotovoltaico residenziale


Italia e Uganda insieme per lo sviluppo di Tororo il primo grande impianto fotovoltaico della Nazione. La costruzione nasce dall'esigenza di crescita dell'Uganda, che ha trovato nelle rinnovabili nuova linfa per la propria economia. Previsti in totale 120 operai. Ad occuparsi della messa in opera del progetto è coinvolta, insieme alla locale Simba Group, la società italiana Building Energy, che contribuirà alla realizzazione del primo grande impianto fotovoltaico ugandese che sorgerà nel territorio della città di Tororo, zona est dell'Uganda. Un grande progetto che al momento non ha eguali nel Paese africano in questione, e che apre a possibilità di sviluppo che partono dall'incentivazione all'utilizzo delle energie rinnovabili ed arrivano alla creazione concreta di nuovo lavoro, e dunque possibilità di crescita. Si prevede che nel periodo di costruzione dell'intero impianto vengano impiegati all'incirca 100 operai, tutti rigorosamente del posto, a cui seguiranno 20 dipendenti il cui compito sarà quello di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto.

Sul fronte energetico, il progetto prevede che la distesa di pannelli fotovoltaici possa soddisfare un numero pari a 3000 famiglie ugandesi, con circa 16,5 GWh annualmente prodotti dall'impianto che dovrebbero abbattere le emissioni annue di anidride carbonica di circa 8500 tonnellate; un bel numero, che sommato alle possibilità di crescita occupazionale nel breve e lungo periodo spinge all'incentivazione di questo genere di progetti. Non a caso, il governo ugandese ha messo sul piatto una buona dose di incentivi economici tali da permettere una reale diffusione delle rinnovabili nel Paese africano, benefici economici di cui anche Simba Group e Building Energy hanno usufruito per la messa in costruzione del progetto in questione.

In totale il costo dell'impianto raggiungerà i 20 milioni di dollari, frazionati tra le due società operanti e gli incentivi del Get Fit Program, il programma di incentivazione agli investimenti rinnovabili già descritto sopra promosso, oltre che dal governo dell'Uganda, anche dall'ente KFW, impegnato nella lotta al contrasto delle povertà nei Paesi africani. Attualmente si prevede che i venti operai impiegati nella manutenzione dell'impianto in questione abbiano lavoro per un ventennio, periodo fisiologico in linea con la comune durata dei classici pannelli solari. Il tutto è stato inteso a sostengo della voglia di crescita manifestata dall'Uganda, che trova nelle rinnovabili una possibilità concreta di sviluppo non solo economico, ma anche culturale.


Fonte: fotovoltaicosulweb.it

 

 

Noi di T-Green  ci teniamo a fare un grossissimo in bocca al lupo alle due società che realizzeranno questo progetto e gli auguriamo un buon lavoro. Solo insieme e in giro per tutto il mondo possiamo realizzare il sogno di avere un mondo migliore.

 

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