I ricercatori hanno dimostrato che l’efficienza dei moduli fotovoltaici in film sottile potrebbe essere migliorata fino al 22% coprendo la superficie con minuscole borchie, creando piccoli cilindri capaci di deviare il percorso dei raggi luminosi. Il design finale risulterebbe proprio come quello dei Lego, i famosi mattoncini da costruzione. Un team di fisici dell’Imperial college di Londra, in collaborazione con scienziati provenienti dal Belgio, Cina e Giappone, ha lavorato su questo nuovo design per le celle fotovoltaiche che ricorda da vicino la struttura dei Lego, nel tentativo di raggiungere due obiettivi oggi ancora distanti: l’alta efficienza e i bassi costi di produzione. I ricercatori hanno dimostrato che l’efficienza di qualsiasi pannello fotovoltaico potrebbe essere migliorata fino al 22% coprendo la superficie con minuscole borchie in grado di intercettare e flettere la luce all’interno dello strato assorbente. A livello microscopico, le borchie sono costituite da cilindri in alluminio dell’ordine del nanometro sulla superficie di un film sottile in Arseniuro di gallio (GaAs); questi piccoli cilindri hanno il compito di deviare il percorso dei raggi luminosi all’interno della cella al fine di aumentare il tempo in cui i fotoni possono essere venire in contatto con lo staro assorbitore. Il futuro successo di questa tecnologia accorcerà il gap che ancora distanzia i tradizionali moduli fotovoltaici con quelli a film sottile.
Fonte: Rinnovabili.it