I luoghi più incredibili: quando la natura ci ricorda che siamo solo suoi ospiti

set 03, 2015 Categoria: Curiosità


Dalla notte dei tempi, l’uomo ha cercato di lasciare un’impronta del suo passaggio sulla terra costruendo opere che si conservassero nei secoli, ma questo non ha impedito alla natura di prendere il sopravvento, trasformandole nei luoghi incredibili e affascinanti. Vediamone alcuni:


1-Kolmanskopp, Deserto del Namib (Namibia)
Questa città abbandonata nel deserto, è oggi una meta turistica molto conosciuta nel paese. Fu fondata nei primi anni del 1900, a seguito del ritrovamento di diamanti, durante la costruzione di una ferrovia. Fu così che il governo tedesco dichiarò la zona “riservata”, dando il via all’estrazione delle pietre preziose. Ben presto, però, i giacimenti si esaurirono e la città, a partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale, cominciò a spopolarsi, fino al totale abbandono, avvenuto negli anni 50. Il deserto, quindi, ha preso il sopravvento, inghiottendone le costruzioni e dando vita a scenografie incredibili.

2. SS Ayrfiled, Homebush Bay Australia
Nella tranquilla baia di Homebush Bay, a ovest di Sydney, si trova un singolare cimitero di barche, dove spicca, tra tutte, la nave della marina militare SS Ayrfield. Questa imbarcazione fu varata nel 1912, dapprima adibita al trasporto di carbone, successivamente riconvertita al trasporto di viveri e munizioni per i soldati americani di stanza nel Pacifico, durante la II Guerra Mondiale. Ritirata dalla navigazione nel 1972, oggi è diventata un’attrazione grazie alla folta vegetazione di mangrovie che è cresciuta all’interno dello scafo arrugginito e consumato dalle intemperie.

3. Capanna di pescatori, Germania
Sono suggestive le immagini di questo rifugio di pescatori abbandonato che sorge sulle rive del lago di Berchtesgaden, nell’omonimo Parco Nazionale, ai piedi delle Alpi (Baviera Meridionale).

4. Holland Island, Chesapeake Bay (Maryland)
Questa minuscola isoletta, oramai erosa dalle acque, era un tempo un luogo abitato da pescatori, marinai e contadini. I vecchi abitanti l’hanno via via abbandonata, lasciando però un segno indelebile del loro passaggio. Sono ancora visibili case e costruzioni, che testimoniano la vita presente un tempo, come il famoso ‘castello errante di Howl’ del cartone animato del giapponese Hayao Miyazaki.

5. Rottami del Pegasus, Antartide
La pista di atterraggio Pegasus, in Antartide, è la più meridionale delle tre piste che arrivano alla Stazione McCurdo. E’ l’unica pista di ghiaccio accessibile ad aerei con carrelli gommati, nonché la principale pista di atterraggio utilizzata durante l’estate antartica. Il nome Pegasus deriva dai rottami di un aereo che si schiantò nel 1970 durante l’atterraggio, a causa di una violenta tempesta di neve. Nessuno restò vittima dell’incidente e da allora i rottami giacciono semi coperti di neve, ma ancora ben visibili e suggestivi.

6. Angkor Wat, Cambogia
Questo luogo è conosciutissimo dai viaggiatori di tutto il Mondo e non solo. E’ un enorme complesso di templi Hindu, il più vasto monumento religioso del pianeta. Un tempo antica capitale dell’Impero Khmer (conosciuta come Yasodharapura), questo complesso fu costruito nel XII secolo d.C. dal re Suryavarman II,  in onore di Vishnu. Rimane ancora oggi un sito religioso di grande importanza, prima per l’Induismo, successivamente per il Buddhismo. Il sito di Angkor, con i suoi caratteristici tempi in classico stile Khmer, ricoperti dalla folta vegetazione tropicale cresciuta nel corso dei secoli, è in assoluto il simbolo del paese; la sua immagine è presente addirittura nella bandiera nazionale.

7. Castello di Bodiam, East Sussex (Inghilterra)
Il castello fu eretto alla fine del 1.300 da un cavaliere del re Edoardo III, Sir Edward Dalyngrigge, per difendere la regione dall’invasione dei Francesi, durante la Guerra dei Cent’Anni. Questa fortezza a pianta quadrangolare, con le 4 torri rotonde, è completamente circondata da un fossato artificiale, talmente vasto da sembrare un lago. L’obiettivo era duplice: non solo difendere il territorio, ma anche incutere timore a chi giungesse nella zona.

8. Granaio abbandonato, Sorrento (Italia)
Il Vallone dei Mulini, venne così nominato proprio per la presenza, nell’area, di un mulino per macinare il grano, funzionante fin dai primi del Novecento. Le acque sorgive, che scendevano dalle colline limitrofe, oltre al mulino alimentavano una segheria ad esso annessa, che aveva un ruolo strategico nei lavori di falegnameria della zona. C’era anche un lavatoio pubblico, dove le donne della città andavano a lavare i panni.

Fonte: tuttogreen.it


 

Immagini suggestive ed incantevoli che sottolineano la forza della natura, incontenibile e meravigliosa e di fronte a queste immagini ci ricordiamo che siamo solo ospiti di questo mondo.

 

 


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