Sapere quanto produce un impianto fotovoltaico è essenziale per capire se sia adatto o meno al proprio fabbisogno di energia elettrica. Per calcolare quanto produce un impianto, però, bisogna fare una serie di considerazioni sul luogo di installazione, il tipo di pannelli e la presenza di batterie d’accumulo: facciamolo insieme.
Chiedersi quanto produca un impianto fotovoltaico, in senso assoluto, ha poco significato: ogni impianto ha caratteristiche differenti, che vengono influenzate anche dall’ambiente esterno (posizione geografica, tipo di tetto, ecc.) e dall’aggiunta o meno di accessori come ottimizzatori di potenza o batterie di accumulo.
Quando produce un impianto fotovoltaico? Dipende
Per sapere quanto può produrre un impianto fotovoltaico sul tuo tetto, nell’arco di una giornata, devi quindi considerare:
- le coordinate geografiche del sito di installazione (nord o sud, esposizione del tetto, quantità di luce, ombreggiamenti)
- il tipo di pannelli, più o meno efficienti, più o meno costosi
- la potenza di picco e la capacità di accumulo.
Vediamo più nel dettaglio tutte queste variabili che influiscono sulla capacità di un impianto fotovoltaico di produrre energia.
Variabile n. 1: la posizione geografica
La produttività di un impianto fotovoltaico è determinata innanzitutto dal luogo di installazione. Montare un fotovoltaico su una casa nel Sud Italia è più redditizio che montarlo su un tetto al Nord Italia, perché al Sud il clima è generalmente più soleggiato, la luce più intensa e dura per più ore.
Un altro aspetto da tenere in considerazione per capire quanto produce un fotovoltaico è la localizzazione relativa dell’edificio: il tetto è esposto a Sud (molto bene) o a Nord (male)? Ci sono palazzi, alberi o altre strutture alte che possono gettare la loro ombra sui pannelli, anche solo in modo intermittente? Nevica frequentemente?
Variabile n. 2: il tipo di pannelli
Per sapere quanto produce un impianto fotovoltaico devi poi valutare la qualità delle sue componenti, a partire dai pannelli: ci sono pannelli molto efficienti, pannelli medi e pannelli poco efficienti. Con “efficienza” intendiamo la capacità di un pannello di convertire energia solare in energia elettrica: se il rapporto è molto alto, significa che l’efficienza è ottima; se, viceversa, l’energia captata è molto più di quella prodotta, allora il pannello è poco efficiente.
Gli impianti più produttivi sono quelli fatti da pannelli ad alta efficienza, come quelli che proponiamo ai nostri clienti, i SunPower Maxeon 3. Si tratta di moduli fotovoltaici da 400 W con un’efficienza del 22%.
Per approfondire, leggi anche: Chi sono i migliori produttori di pannelli fotovoltaici
Variabile n. 3: la potenza di picco e la capacità di accumulo
Veniamo ora alla terza variabile, la potenza di picco. È la potenza di picco a suggerirci che, più che chiederci “quanto può produrre un impianto fotovoltaico”, dovremmo interrogarci sulla sua capacità di conversione dell’energia.
Per “potenza di picco” si intende infatti quanti kW l’impianto può produrre se tutte le condizioni sono favorevoli: se il clima è caldo, il cielo terso, la luce abbondante, non ci sono ombreggiature e i pannelli sono super efficienti.
Infine, se parliamo di un impianto con batterie, devi tenere conto della sua capacità di accumulo: quanto sono capienti le batterie? Qual è la loro profondità di carica? E le loro performance dopo x anni? Più una batteria è di qualità, resistente e affidabile nel tempo, più la produttività dell’impianto sarà elevata e l’investimento redditizio sul lungo periodo.
Per approfondire, leggi anche: Quali sono gli accumulatori di energia per il fotovoltaico più efficienti
