Che ne è degli incentivi per fotovoltaico nel 2023? Rimangono ancora delle agevolazioni per chi installa pannelli fotovoltaici fino alla fine dell'anno? Approfondiamo oggi il tema del fotovoltaico e i suoi incentivi.
Ultimo aggiornamento: marzo 2023
Stavi considerando l’idea di installare un impianto fotovoltaico ma sei arrivato lungo e i bonus del 2023 stanno per scadere? Forse non tutto è perduto: fino alla fine dell'anno e oltre, infatti, sono stati confermati alcuni degli incentivi per il fotovoltaico.
Le agevolazioni sui pannelli fotovoltaici valide a livello nazionale per gli impianti residenziali sono:
Per gli impianti aziendali, invece, troviamo:
Infine, valido per entrambi gli impianti fotovoltaici:
Scopriamo insieme tutti gli incentivi e perché volgersi alle energie rinnovabili è sempre una scelta conveniente!
Le agevolazioni per pannelli fotovoltaici residenziali del 2022 e 2023
Nuovi incentivi fotovoltaico: il Superbonus del 90%
A differenza del 2022, da quest'anno non si parlerà più di Superbonus 110% ma di Superbonus 90%, un’agevolazione che garantisce una detrazione fiscale del 90% in caso di interventi definiti "trainanti", ovvero destinati sia a migliorare e riqualificare un immobile dal punto di vista energetico, sia a renderlo più sicuro dal rischio sismico.
Questa agevolazione consente di effettuare lavori di ristrutturazione importanti alla tua abitazione e recuperare il 90% delle spese consentite.
Questa detrazione sarà valida fino al 31 dicembre 2023 e comprende:
- le costruzioni condominiali
- le abitazioni unifamiliari già esistenti: sono invece escluse le nuove costruzioni.
E in caso di installazione di un nuovo impianto fotovoltaico?
L'installazione di un impianto fotovoltaico non rientra tra gli interventi trainanti ma è considerato un intervento trainato. Ciò significa che rientra nel bonus 90% solo se eseguito congiuntamente a uno degli interventi nominati sopra.
Ma attenzione perché ci sono degli aspetti da tenere in considerazione e i requisiti da rispettare sono ben precisi e rigidi.
Bonus ristrutturazione del 50%
Acquistando un impianto fotovoltaico con le agevolazioni di oggi potrai scegliere di usufruire fin da subito della detrazione fiscale del 50% garantita dal Bonus ristrutturazioni. Ciò significa che se, per esempio, la tua spesa è di € 100, per esempio, avrai uno sconto di € 50.
Si tratta di una detrazione fiscale che può essere applicata non solo sugli interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria in unità abitative singole o condomini, ma anche sulle spese funzionali a esso, tra cui:
- acquisto di materiali
- progettazione
- spese professionali
- perizie, ponteggi
- smaltimento rifiuti
- IVA
- imposta di bollo
Questo incentivo per impianti fotovoltaici è disponibile fino al 31 dicembre 2024 ed è suddivisa in quote annuali spalmate su 10 anni, per un tetto massimo di spesa di € 96.000.
Scopri di più sugli incentivi per gli impianti fotovoltaici residenziali:

Agevolazioni per i pannelli fotovoltaici: l’IVA al 10%
Un altro importantissimo incentivo per chi installa un impianto fotovoltaico nel 2022 è l’IVA agevolata: per tutte le opere che consentono un risparmio energetico, infatti, l’imposta sul valore aggiunto passa dal 22% al 10% per le abitazioni già esistenti. Invece, per le nuove case, l'IVA è al 4%.
Questo vale sempre per gli edifici di privati o per i condomini, e comprende non soltanto il costo dell’impianto tradizionale (con l’installazione), ma anche l’eventuale costo delle batterie se si tratta di un sistema con accumulo.
Il vantaggio dell’IVA agevolata è che al momento non è prevista una scadenza. Per cui, questo incentivo per fotovoltaico può essere applicato a tutte le componenti dell'impianto e in tutte le fasi di progettazione per l’intera durata del funzionamento dei tuoi pannelli.
Ricapitolando: quali sono gli incentivi fotovoltaico per privati?
Cosa comporta? | Quanto dura? | Come si ottiene? | |
Superbonus |
Recupero del 90% dei lavori di riqualificazione energetica effettuati |
Per abitazioni unifamiliari e unità indipendenti: fino al 31 dicembre 2023 Per condomini ed edifici composti da più unità: fino al 31 dicembre 2023 |
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Bonus ristrutturazione |
Recupero del 50% dei lavori di riqualificazione energetica effettuati | Fino al 31 dicembre 2024 |
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IVA agevolata |
Aliquota ridotta al 10% o 4% per gli impianti |
Non sono previse scadenze per questo incentivo per fotovoltaico |
Per beneficiare di questa agevolazione è sufficiente compilare e sottoscrivere una dichiarazione, che verrà inviata insieme alla conferma d'ordine. |
Per sapere di più sulle agevolazioni per pannelli fotovoltaici, contattaci!

Questi sono gli incentivi di cui potrai godere se decidi di installare un impianto fotovoltaico di tipo residenziale. Alcune di queste agevolazioni sono disponibili anche per chi sceglie un impianto commerciale.
Ma attenzione! Se sei proprietario di un’azienda e vorresti installare dei pannelli, esistono altre detrazioni fiscali più specifiche per questa tipologia:
Le agevolazioni per pannelli fotovoltaici commerciali del 2023
Reverse charge
Con reverse charge si intende il regime di inversione contabile ovvero un meccanismo per cui è possibile richiedere l'esenzione dal pagamento immediato dell'IVA. Di solito, questa deve essere pagata dal fornitore, ma con il reverse charge sarà l'acquirente ad averne l'onere!
Questa agevolazione può essere richiesta per le seguenti attività relative ai pannelli fotovoltaici integrati, semi-integrati e a terra:
- fornitura
- installazione
- manutenzione
Con il reverse charge, cambiano anche le modalità di pagamento: il cedente non sarà più tenuto a emettere una fattura con addebito sul cessionario. Sarà quest'ultimo che, al contrario, dovrà emettere un'autofattura, che sarà necessario registrare sia nel registro delle fatture emesse, sia in quello delle fatture ricevute. La validità è fino al 31 dicembre 2026.
Nuova Sabatini 2023
Nel quadro degli incentivi per impianti fotovoltaici promulgati dal Ministero dello Sviluppo Economico, c'è anche la Nuova Sabatini, con lo scopo di permettere alle piccole-medie imprese di riuscire a ottenere un'agevolazione per l'adozione di questa fonte di energia rinnovabile.
Come l'anno scorso, le modalità di accesso dipendono dalla spesa, che deve rientrare tra i 20.000 e i 4 milioni di euro, per una durata massima di 5 anni. Sono escluse dalla Nuova Sabatini le attività assicurative e quelle finanziarie.
Cosa cambia quest'anno? Il tasso d'interesse del finanziamento, che a partire dal 1 gennaio 2023 è stato abbassato al 3,575%.
Il credito che viene concesso con questa agevolazione per pannelli fotovoltaici non può coprire spese accessorie o funzionali all'installazione, e per richiederlo è necessario farsi finanziare da una banca o da un intermediario.
Decreto FER1
Infine, il Decreto FER1 è un incentivo per l'acquisto di impianti fotovoltaici indiretto, che prevede un compenso per tutte le imprese che decidono di sostituire le coperture dei propri edifici in eternit e in amianto con dei pannelli.
Gli impianti a cui si rivolge questa agevolazione sono quelli che hanno una potenza che va dai 20 kW ai 1 MW e, a seconda del quantitativo di energia pulita reimmessa nella rete nazionale e di altri criteri specifici, possono ricevere un compenso considerevole.
Il Decreto FER1 è scaduto alla fine del 2022, però è già in corso lo studio di un nuovo aggiornamento che andrà a sostituire quello finora esistente, nonché di un Decreto FER2.
Facciamo un piccolo ripasso delle agevolazioni sul fotovoltaico per aziende?
Cosa comporta? | Quanto dura? | Come si ottiene? | |
Reverse charge |
Esenzione dal pagamento immediato dell'IVA | Fino al 31 dicembre 2026 |
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Nuova Sabatini |
Credito a favore delle piccole e medie imprese |
Non sono previse scadenze per questo incentivo per impianti fotovoltaici |
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Decreto FER1 |
Compenso sull'energia pulita reimmessa in rete |
In fase di aggiornamento |
Per i pannelli fotovoltaici con potenza superiore a 20 kW per quelli fotovoltaici) ed inferiore a 1 MW, è necessaria l'iscrizione agli appositi registri |
Scopri di più sugli incentivi per impianti fotovoltaici aziendali:

Oltre agli incentivi per il fotovoltaico, non dimenticare lo Scambio sul Posto o meglio: il Ritiro Dedicato
Le agevolazioni sui pannelli fotovoltaici non finiscono qui, se consideri che esiste anche l’opzione Scambio sul Posto. Ma di cosa si tratta? Lo Scambio sul Posto è un servizio che consente di vendere al GSE l’energia non utilizzata ottenendo quindi un ulteriore guadagno.
Installando un impianto fotovoltaico predisposto per lo SSP, infatti, le batterie ad accumulo immagazzineranno l’energia non consumata in surplus dalla tua residenza, che potrai tranquillamente rivendere al gestore dei servizi elettrici.
In questo modo recupererai una parte del tuo investimento, o andrai a coprire gli eventuali costi in bolletta che derivano dall'utilizzo di elettricità durante le ore di buio.
Attenzione però: da quest'anno questo incentivo verrà gradualmente sostituito dal Ritiro Dedicato, già attivo da anni ma che dal 2023 verrà utilizzato come vera e propria alternativa allo Scambio Dedicato.
Ricapitolando:
Ritiro Dedicato /Scambio Sul Posto |
Possibilità di accumulo e successiva vendita al GSE dell’energia elettrica immagazzinata non autoconsumata attraverso il proprio impianto. |
La validità di questo incentivo per fotovoltaico coincide con la durata e il funzionamento dell’impianto |
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Incentivi fotovoltaico: un esempio di guadagno con lo Scambio sul Posto
Se vuoi calcolare il contributo dello Scambio Sul Posto, devi seguire la seguente formula:
Cs = min [ Oe ; Cei ] + CUsf x Es
dove Oe rappresenta l’onere energia, ovvero il prezzo dell’elettricità prelevata dalla rete, e si ottiene moltiplicando i kWh utilizzati con il prezzo unico nazionale. Cei, invece, è il controvalore dell’energia immessa, ovvero il valore economico dell’energia immessa in rete. CUsf è il corrispettivo unitario di scambio forfettario, una cifra centesimale in euro calcolata dal GSE. Infine Es è l’energia scambiata, quindi i kWh immessi e successivamente prelevati per i propri consumi.
Prendiamo ad esempio un impianto fotovoltaico da 5 kW che annualmente, in media, prevede:
- un’energia prodotta di 6.000 kWh
- un’energia autoconsumata istantaneamente di 2.000 kWh
- un’energia immessa in rete di 4.000 kWh
- un’energia prelevata dalla rete di 1.500 kWh
Ora, ipotizziamo che il PUN si aggiri intorno a 0,10 €/kWh, il prezzo dell’energia sul mercato del giorno prima sia pari a 0,09 €/kWh, e che il corrispettivo unitario forfettario del GSE sia di 0,08 €/kWh, e applichiamo la formula:
min [0,10 x 1.500 ; 0,09 x 4.000] + (0,08 x 1.500) = 270 euro
Questo è il contributo dello SSP. Per trovare la cifra corrispondente all’eccedenza di energia immessa rispetto a quella prelevata, invece, basterà sottrarre questa cifra al prodotto tra il prezzo dell’energia sul mercato del giorno prima e l’energia immessa, quindi:
(0,09 x 4.000) - 270 = 90 euro
Pertanto, il tuo introito lordo sarà dato dalla somma del contributo dello scambio sul posto e delle eccedenze di energia immessa:
270 + 90 = 360 euro
Cerchi un focus sui contributi 2023 in Lombardia? Leggi: Incentivi fotovoltaico e accumulo in Lombardia – 2023
Alla luce dei nuovi incentivi, il fotovoltaico conviene ancora?
La risposta è sì: viviamo in Italia, uno dei Paesi europei più soleggiati! E considera che da 50 anni a questa parte, il costo del fotovoltaico si è ridotto enormemente.
Installare un impianto e godere degli incentivi del fotovoltaico conviene ancora, perché le agevolazioni per i pannelli fotovoltaici sono tante e il beneficio dell’autoproduzione non ha prezzo.
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