Petrolio, carbone e gas metano coprono oggi l’80% del fabbisogno energetico mondiale; un altro 6% circa è coperto da materiale fossile in centrali nucleari. Il che vuol dire che i nove decimi del fabbisogno energetico globale sono tuttora coperti da fonti sporche, vecchie, esauribili e che solo la quota restante viene già da fonti di energia rinnovabili (idroelettrico circa 6%, biomasse, geotermico ed eolico assieme coprono il 5% circa). Le fonti fossili sono destinate ad esaurirsi. Questo accadrà in un tempo relativamente breve, per lasciare posto alle energie rinnovabili.
Le energie rinnovabili sono il futuro e il presente. L’era dei combustibili fossili è al tramonto, in Italia e nel resto del mondo.
Nel mondo, la domanda di energia cresce in continuazione. Al tempo stesso cresce anche la necessità di ridurre la CO2, combattere l’effetto serra e diminuire le emissioni in atmosfera di sostanze dannose per la salute, l’ambiente, e che alterano il clima. Due esigenze che sembrano difficilmente conciliabili.
Un’intelligente soluzione è la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ma vediamo le principali differenze tra fonti fossili e fonti rinnovabili:
Fonti di energia fossili (petrolio, carbone, catrame, gas)
- Limitate (le risorse presenti nel mondo stanno per esaurirsi)
- Causano inquinamento atmosferico ed emissioni di CO2 e gas serra
- Localizzate solo in pochi Paesi (tensioni geopolitiche e conflitti)
- Rischi durante il trasporto (petroliere, oleodotti…)
- Sono il passato
Fonti di energia rinnovabili
- Illimitate (il sole, l’acqua, il vento, la geotermica sono rinnovabili e illimitate)
- Non inquinano, non emettono anidride carbonica / gas a effetto serra
- Sono ovunque: il sole splende in tutto il mondo
- Nessun rischio di trasporto
- Sono il futuro
Cosa sono le energie rinnovabili?
Si chiama energia rinnovabile l’elettricità prodotta con tutte le fonti alternative rispetto ai tradizionali combustibili fossili (petrolio, olio combustibile, carbone). Le fonti si chiamano rinnovabili perché si rinnovano, ovvero non si esauriscono a causa delle loro trasformazione da parte nostra.
Le rinnovabili sono fonti energetiche diffuse, sparse, insite nella forza degli elementi, nell’acqua dei fiumi e degli oceani, nel vento e nel sole. Sono fonti di energia anche il calore del sottosuolo, le colture agricole, le correnti sottomarine e i venti d’alta quota, le onde del mare. Sono inesauribili, oltre a richiedere processi di generazione elettrica con basso impatto ambientale e produrre emissioni di CO2 minime o nulle.
Lo sviluppo degli impianti da fonti rinnovabili consentirebbe di ridurre la dipendenza dai paesi produttori di petrolio, di smettere di generare rifiuti pericolosi o difficili da smaltire, di eliminare incidenti petroliferi, disastri in mare, rotture di piattaforme, oleodotti e condutture. La presenza diffusa delle fonti rinnovabili permette di pensare a un reticolato di generazione distribuita, che consente a sua volta di ridurre i costi per il trasporto dell’energia e di mantenere la ricchezza della produzione locale.
Fonte: lifegate.it